Il “” nel territorio materano affonda le proprie radici in tempi assai remoti: l’uomo del Paleolitico trovò rifugio all’interno di , adattandosi a ciò che Madre Natura gli offriva. E a partire da allora diventa “un mudus vivendi”, una maniera di vivere il territorio sfruttando le tenere pareti rocciose della Murgia e del canyon della Gravina, scavando ripari spesso utilizzati di generazione in generazione a scopo abitativo o come ovili per greggi o ancora come luoghi di culto e di preghiera o infine cantine per la produzione del vino.
E così nasceranno i “”, due valli pietrose inizialmente non popolate ma poi urbanizzate e perfettamente integrate al di fuori dell’originario nucleo abitativo della . La valle del , di particolare interesse storico-culturale, meglio conserva tutte le caratteristiche proprie degli antichi rioni: case-grotte all’interno dei terrazzamenti, strade-tetto, luoghi ipogei, cisterne, cantine, vicinati, scalinate, il tutto scavato nella roccia.
E’ facile rendersene conto visitando una
Casa-grotta, antica abitazione tipicamente arredata, abitata ancora fino agli anni ’50, per meglio comprendere usi e costumi degli abitanti del luogo, la loro quotidianità fatta di piccole cose, di momenti di vita comune, di tanto amore per la propria terra… Il , maggiormente costruito a ridosso della roccia, ma non meno interessante e suggestivo, dominato dalla facciata della splendida Cattedrale romanico-pugliese del XIII secolo che si erge sul colle della Civita.
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